Santa Maria di Tergu
TERGU  (SS )
Compilatore: Sitzia




Variazioni del nome
 Santa Maria in Tirgu, Santa Maria di Cerigo, Nostra Signora di Tergu. 

Ubicazione geografica
Altitudine:  280 metri
Paesaggio:  Collina
Territorio:  Piccolo abitato
Note:
Localizzato in I.G.M., F°180,I,S.O., Tergu. Il Santuario è ubicato in posizione isolata alla periferia di uno dei sei piccoli nuclei sparsi che compongono il Comune di Tergu, a poca distanza dal Monte e dal Rio omonimi. Il sito fu interessato dalla presenza romana e bizantina, quest'ultima documentata da una campagna di scavi archeologici svoltasi nel 1959. Da tali scavi sono infatti emersi ruderi di un cenobio bizantino oltre a numerosi materiali di età romana e altomedioevale.

Diocesi di appartenenza
Denominazione:  Diocesi di Tempio-Ampurias
Entrata in vigore:  nell'anno 1986

Diocesi di appartenenza precedenti
Denominazione:  Diocesi di Ampurias e Tempio
Entrata in vigore:  nell'anno 1839

Denominazione:  Diocesi di Ampurias-Civita
Entrata in vigore:  nell'anno 1506

Denominazione:  Diocesi di Sassari
Entrata in vigore:  nell'anno 1441

Denominazione:  Diocesi di Ampurias
Entrata in vigore:  tra l'anno 1112 e l'anno 1127

Parrocchia di appartenenza
Denominazione:  Santa Maria di Tergu
Entrata in vigore:  tra l'anno 1959 e l'anno 1960

Dedicazione
Dedicato a:  Madonna
Nome completo:  Santa Maria Rosa di Cerico
Entrata in uso: tra l'anno 1113 e l'anno 1121
Note:
L'intervallo cronologico proposto riflette l'incertezza dei documenti a proposito della data di edificazione. Il Tola (Vedi scheda bibliografica) sosteneva che la dedicazione originaria era Santa Maria in Jerico, che fu poi mutato in Cerigo e successivamente corrotto in Terigo o Tergo. Il titolo originario sembra rimandare ad un precedente culto della Vergine, verosimilmente di origine bizantina. Altri dati sembrano confortare questa ipotesi: la presenza accanto al Santuario di resti di un cenobio bizantino; l'esistenza "in situ" di un busto acefalo identificato come "Vergine Intercedente" di età bizantina; lo stesso toponimo che, come risulta da recenti studi, sembra rimandare ad un ambito linguistico greco-bizantino.

Oggetti del culto
Descrizione: Si tratta di una statua di alabastro. La scultura, di fine esecuzione, rappresenta la Madonna assisa con il Bambino Gesù sulle ginocchia. E' ubicata, almeno a partire dal 1639, nella nicchia dell'altare maggiore. Da recenti analisi sembra possibile una datazione, seppure approssimativa, compresa tra la fine del 1300 e gli inizi del 1400, arco di tempo in cui entrò presumibilmente in uso.
Immagine: Statua

Descrizione: L'oggetto di culto originario potrebbe essere stato la statua della "Vergine intercedente", il cui busto acefalo è collocato all'interno della chiesa.Tale statua è di incerta datazione, ma comunque ascrivibile a periodo preromanico o bizantino. Non è, tuttavia,neppure escluso che l'oggetto di culto sia stato ancora un altro, diverso dalla " Vergine Intercedente" e che di esso si sia poi completamente perso il ricordo.
Immagine: Statua